Giovedì 21 gennaio 2021 si è tenuto il quarto incontro di “Ambiente a tutto TOndo” sul tema del verde urbano. Questo tavolo tematico ha avuto protagonisti quattro personalità di spicco nel settore, che hanno approfondito l’argomento da diverse prospettive.

Il primo relatore, Giorgio Vacchiano, ricercatore in gestione e pianificazione forestale presso l’Università degli Studi di Milano, ha introdotto i benefici degli alberi per la comunità urbana. In particolare, è stato evidenziato il ruolo svolto dagli alberi nella regolazione del flusso idrico, mitigazione dell’effetto isola di calore, assorbimento di particolato e dei gas inquinanti, e miglioramento della salute e della coesione sociale. È stato fatto un accenno anche ai vari progetti in scala regionale, europea e globale per l’aumento della superficie verde come strategia di mitigazione, sottolineando che l’azione di piantare nuovi alberi necessiti di un’opportuna pianificazione. La FAO ha sviluppato lo schema di certificazione per il corretto uso e la corretta manutenzione degli alberi in città “Tree cities of the world” e Torino fa parte delle 3 città italiane che hanno ricevuto questo esclusivo riconoscimento. L’Italia è ben posizionata a livello di ricerca sul ruolo delle foreste in città, tanto da essere in questo momento capofila della futura realizzazione di BIOCITIES, un centro di ricerca mondiale sulle foreste urbane con il compito di facilitare la diffusione delle conoscenze e della ricerca sul ruolo delle foreste in città.

Successivamente, soffermandoci sulla realtà torinese, Melchiorina Mirella Iacono, Funzionario Area Ambiente, Qualità della Vita e Valutazioni Ambientali della Città di Torino, ha parlato del ruolo del verde urbano come supporto alla resilienza climatica della città, riferendosi al piano di resilienza climatica. Si tratta di uno strumento di pianificazione recentemente approvato per mitigare i rischi dei cambiamenti climatici nella città di Torino, principalmente legati alle criticità dovute alle ondate di calore e agli allagamenti. Sono state quindi illustrate le azioni in corso e il progetto “Valdocco Vivibile” con l’implementazione di piccole infrastrutture verdi ma molto diffuse per contrastare la vulnerabilità climatica.

Il terzo relatore è stato Gianmichele Cirulli, funzionario Area Verde della Città di Torino. Ha parlato del piano strategico infrastruttura verde, recentemente approvato e che ha iniziato l’iter di raccolta pareri/osservazioni. Al centro del piano vi è il tema dell’infrastruttura verde dal punto di vista ecologico, della produzione dei servizi ecosistemici, e dell’agricoltura urbana e sicurezza alimentare, al fine di orientare gli investimenti futuri e la gestione del sistema. Si tratta di uno strumento innovativo perché presuppone un cambiamento di paradigma della concezione di albero, da componente ornamentale del paesaggio urbano a parte integrante dell’ecosistema urbano.

Ha chiuso l’incontro Vittorio Bianco, referente per la Fondazione Mirafiori del Progetto ProGIreg, un progetto europeo acronimo di “infrastrutture verdi produttive per la rigenerazione di aree post industriali”. Torino è tra le città front-runner, in cui vengono realizzate le sperimentazioni iniziali, insieme a Dortmund, Zagabria e Ningbo. La sperimentazione di queste infrastrutture verdi produttive è articolata per NBS (Nature Based Solutions). Come partner del progetto, la fondazione Mirafiori è responsabile di alcune azioni come la realizzazione di orti scolastici e di orti di comunità in cassone tra le case. La valorizzazione delle aree verdi avverrà con la realizzazione di una segnaletica e di percorsi di visita legati alle storie dei cittadini del verde del quartiere con delle uscite guidate da un accompagnatore naturalistico.

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