Smartphone e Raee tra produzione e smaltimento, in mostra a Torino le conseguenze catastrofiche sull’ambiente e sulle popolazioni di Congo e Ghana

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[percent-column width=”70%” ]Si è aperta il 3 Novembre presso l’ARTeficIO di via Bligny 18/L la mostra di fotografie di Stefano Strangers, The victims of our wealth.La mostra patrocinata dalla regione Piemonte,è la prima esposizione nell’ambito della rassegna artistica FOTOGRAFFITI principalmente a tematica sociale che nasce da un’idea dell’Associazione culturale Soluzioni Artistiche in collaborazione con il Centro Piemontese di Studi Africani e Walkabout Ph.

  • IL TEMA DELLA MOSTRA

Gli smartphone negli ultimi anni sono diventati uno dei prodotti di maggior consumo a livello globale.La loro produzione e smaltimento hanno ripercussioni pesanti in particolare nei paesi del Congo e del Ghana.La mostra The victims of our wealth,Le vittime della nostra ricchezza aperta fino al 19 Novembre si pone l’obiettivo di stimolare una riflessione sulla situazione sociale ed economica di questi due paesi.

  • PERCHÉ CONGO E GHANA

Per la produzione degli smartphone è necessario un minerale, il coltan di cui la Repubblica Democratica del Congo è ad oggi una delle più grandi riserve.Nel paese lo scarso livello di scolarizzazione e la mancanza di alternative costringe la popolazione ad essere schiava nel proprio paese e a lavorare senza diritti e con livelli di sicurezza inesistenti.
La Repubblica del Ghana invece è la sede della più grande discarica tecnologica del mondo.Nella zona di Agbohbloshie, elettrodomestici di ogni genere arrivano dentro container provenienti dall’Occidente.
Questi due aspetti riguardanti la produzione e lo smaltimento di oggetti altamente inquinanti sono il cuore della mostra che comprende in totale 72 fotografie, di cui 34 in bianco e nero e 38 a colori che mostrano la realtà nei due paesi.

  • MOSTRARE PER SENSIBILIZZARE

Questa mostra è la prima occasione pubblica in cui i due progetti fotografici sono mostrati insieme, sono presenti anche degli oggetti di artigianato prodotti da alcuni abitanti di Agbohbloshie realizzati con materiali recuperati dalla discarica.L’obbiettivo è sensibilizzare il pubblico sull’impatto ambientale e umano che questa filiera senza regole apporta al Congo e al Ghana e ai suoi abitanti, ma non solo, gli impatti anche se non percepiti direttamente coinvolgono tutti noi, perché il pianeta dove abitiamo è unico e condiviso , ogni scelta ha una conseguenza, soprattutto oggi c’è bisogno di far capire alle persone che non si possono fare scelte pensando solo al proprio ego ma si necessita di una visione circolare e condivisa che sia caratterizzata da principi etici verso il pianeta e le persone.

La mostra rientra nel programma di attività promosse dal Centro Piemontese di Studi Africani di Torino, che ha appoggiato la prima fase del progetto fotografico di Stefano Stranges.In seguito a questa collaborazione è stato invitato a Torino il Dottor Denis Mukwege, medico e attivista congolese a cui è stato assegnato nel 2014 dal parlamento europeo il premio Sakharov, massimo riconoscimento che l’Unione Europea conferisce agli sforzi compiuti a favore dei diritti dell’uomo.

In parallelo al periodo della mostra (3-19 Novembre) sta per uscire un calendario di appuntamenti con gli studenti delle scuole secondarie per visite guidate alla mostra e dibattiti di approfondimento sui temi trattati

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Informazioni e Contatti

Sede e Orari
Via Bligny 18/L
Lunedi – Venerdi:
dalle 10 alle 19
Sabato e Domenica:
dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 22
INGRESSO GRATUITO

Ass.culturale Soluzioni Artistiche
Tel.011.536.09.71

Centro Piemontese di Studi Africani
Tel.011.436.50.06

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